La signora (o signorina) Fabiana Paciello ha espresso un suo pensiero molto chiaro nei confronti delle istituzioni che hanno impedito la trasferta allo Juventus Stadium dei tifosi del Napoli.
Potete leggere qui il suo post pubblico su fb e ascoltare la sua intervista alla Zanzara.
Sorprendentemente miss cuoriciona si è cancellata da facebook dopo il clamore che l'ha travolta (al momento non si trova il suo profilo in rete).
Premetto che il calcio mi abbia stufato, lo seguo solamente per il Fantacalcio e per qualche scommessa saltuaria durante l'anno. La seconda premessa è che questo post generalizzerà su tutto e su tutti, spero non sia un problema altrimenti potete scrivere le vostre rimostranze a Fabiana Paciello C/O Istituto Comprensivo De Curtis.
Da anni sostengo il fatto che I tifosi sono la morte del calcio soprattutto quelli che vanno allo stadio assiduamente, gli abbonati, i gruppi organizzati, quelli che aspettano i giocatori all'aeroporto e quelli che vanno a vedere gli allenamenti (ma come ti viene in mente?). Sono convinto che siano una manica di ignoranti che aspettano la domenica per poter sfogare la propria rabbia repressa in uno stadio al freddo e al gelo (leggete il paragrafo sopra se state pensando Non tutti sono così) per idolatrare persone che hanno avuto la fortuna di sapere giocare bene a calcio e che, nel periodo di Natale mentre voi avreste piacere di andare allo stadio con tutta la famiglia, se ne stanno palle all'aria a mangiare panettone perchè le festività sono sacre.
Detto questo io odio sti cazzo di falsi perbenisti che scattano in piedi stizziti se sentono un "frocio" o un "negro" partire da qualche bocca durante il contesto dei 90 minuti. Tipo il povero piccolo Mancini al quale è stato dato del finocchio (insulto in disuso dagli anni '80). Proprio lui che inveiva contro arbitro (e famiglia) ogni santa volta che scendeva in campo come giocatore.
Ma allora caro Ragno delle mie palle perchè ti lamenti se quella povera cretina ha scritto parole dure contro la Juve? Perchè sei un gobbo di merda? Perchè ti stanno sul cazzo i napoletani? Perchè sei un perbenista delle mie palle?
Grazie delle domande. La risposta è sì a quasi tutte.
Ma il punto principale della mia indignazione siete voi. Voi che condividete 1000 post su qualsiasi social se un politico prende l'auto blu per andare a trans ma non muovete un dito se una professoressa, che potrebbe insegnare ai vostri figli, ha queste convinzioni. Convinzioni che possono portare ancora più odio tra nord e sud. Convinzioni che possono essere trasmesse a ragazzini di 14 anni (che ancora non capiscono una beneamata sega della vita) e che possono viaggiare veloci sull'etere. Convinzioni secondo cui morire per andare a vedere una partita di calcio negli anni '80 significhi andarsela a cercare.
Ecco, per questo dovreste incazzarvi perchè se tutti scrivessimo all'istituto dove lavora a al ministero dell'istruzione allora potreste provare a migliorare il mondo. Cliccare condividi aiuterà solamente a velocizzare la frantumazione delle mie palle per la noia che mi provocherete.
Detto questo vorrei concludere con un commento che l'ingegnere ha fatto sul mio post di fb (no, non ve la dico la mia identità. La conosce solo Pesa ma non scrive/legge più blog):
Bella figa
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08/02/16
Simm'e napule paisà
21/01/13
Due pattoni e via
NB: a Genova un PATTONE è uno schiaffone dato di mano e con tutto il braccio
Ormai il bullismo è una pacchia. Tutti fanno i bulli per essere qualcuno, dai 10 ai 90 anni.
Ricordo un simpatico e pacioccoso bambino che, all'età di circa 3 anni, si divertiva a disfare il mio castello di sabbia in una bocciofila genovese (escludendo il fatto che quella sabbia fosse estremamente radioattiva ma vabbè...).
Alla terza volta la mia decisione fu quella di raccogliere una bella manciata di ghiaia e di rovesciargliela sulla testa tra le ingiurie di suo nonno al mio.
"Belin Pietro t'è visto tuu nesso?"
"Se tuu nesso l'è in belinun..."
traduzione
"Diamine Pietro, hai visto tuo nipote?"
"Se tuoi nipote è un idiota..."
Chi fu il bullo dei due? Non ne ho idea ma il punto è che c'è stato del bullismo a causa del mancato intervento del genitore / di chi esercita la patria potestà.
Questo andazzo a cos'ha portato? Bullismo estremo, gente rovinata, persone minacciate, povere bambine grasse che non riescono ad uscire di casa, nerd in miniatura che vengono scherzati per colpa dei loro occhiali rotondi stile Harry Potter (sì tipo i miei quando avevo 13 anni, fanculo...), balotelli preso in giro perchè è uno stronzo maledetto ti odio potessi ti ammazzerei! Scusate...
Poi è arrivato internet e le cose sono peggiorate perchè ci si è messo in mezzo il "bullismo tecnologico".
E questo è il risultato...
Uccidersi per un paio di tette. Uccidersi perchè uno ti ricatta che se non farai dei video porno per lui le tue tette diventeranno un profilo di facebook.
Perchè?
La risposta è sempre la stessa: la gente è pazza.
Navigando in rete qualche passo avanti è stato fatto da Anonymous che ha fatto il nome del possibile "assassino" di Amanda (Anonymous prima fa i nomi e poi accerta le colpe, la polizia prima accerta le colpe e poi non fa un cazzo). A prescindere dal fatto che Kody Maxson sia il vero carnefice di questa povera crista (santa donna che si spoglia in webcam, dovrebbero farla martire), scoprire che esiste una community chiamata The Daily Capper che parla di immagini / video catturati da internet e che dà dei riconoscimenti al miglior ricattatore, beh... Non saprei che parole usare per dimostrare quanto sia amareggiato.
Tornando al bullismo "normale", una volta se capitavano situazioni spiacevoli a scuola, la maestra / professoressa chiamava il genitore e riferiva l'accaduto. Il genitore tornava a casa e volavano dei pattoni ammirevoli.
Oggi? Oggi il professore chiama e il genitore risponde che suo figlio è un santo e non fa quelle cose, denuncia la scuola e litiga col genitore del "bullato".
E' un discorso del cazzo da vdm (vecchio di merda cit.)? Forse sì.
Ma il pensiero di aver ragione mi disturba perchè basterebbero due cazzo di pattoni....
Ormai il bullismo è una pacchia. Tutti fanno i bulli per essere qualcuno, dai 10 ai 90 anni.
Ricordo un simpatico e pacioccoso bambino che, all'età di circa 3 anni, si divertiva a disfare il mio castello di sabbia in una bocciofila genovese (escludendo il fatto che quella sabbia fosse estremamente radioattiva ma vabbè...).
Alla terza volta la mia decisione fu quella di raccogliere una bella manciata di ghiaia e di rovesciargliela sulla testa tra le ingiurie di suo nonno al mio.
"Belin Pietro t'è visto tuu nesso?"
"Se tuu nesso l'è in belinun..."
traduzione
"Diamine Pietro, hai visto tuo nipote?"
"Se tuoi nipote è un idiota..."
Chi fu il bullo dei due? Non ne ho idea ma il punto è che c'è stato del bullismo a causa del mancato intervento del genitore / di chi esercita la patria potestà.
Questo andazzo a cos'ha portato? Bullismo estremo, gente rovinata, persone minacciate, povere bambine grasse che non riescono ad uscire di casa, nerd in miniatura che vengono scherzati per colpa dei loro occhiali rotondi stile Harry Potter (sì tipo i miei quando avevo 13 anni, fanculo...), balotelli preso in giro perchè è uno stronzo maledetto ti odio potessi ti ammazzerei! Scusate...
Poi è arrivato internet e le cose sono peggiorate perchè ci si è messo in mezzo il "bullismo tecnologico".
E questo è il risultato...
Uccidersi per un paio di tette. Uccidersi perchè uno ti ricatta che se non farai dei video porno per lui le tue tette diventeranno un profilo di facebook.
Perchè?
La risposta è sempre la stessa: la gente è pazza.
Navigando in rete qualche passo avanti è stato fatto da Anonymous che ha fatto il nome del possibile "assassino" di Amanda (Anonymous prima fa i nomi e poi accerta le colpe, la polizia prima accerta le colpe e poi non fa un cazzo). A prescindere dal fatto che Kody Maxson sia il vero carnefice di questa povera crista (santa donna che si spoglia in webcam, dovrebbero farla martire), scoprire che esiste una community chiamata The Daily Capper che parla di immagini / video catturati da internet e che dà dei riconoscimenti al miglior ricattatore, beh... Non saprei che parole usare per dimostrare quanto sia amareggiato.
Tornando al bullismo "normale", una volta se capitavano situazioni spiacevoli a scuola, la maestra / professoressa chiamava il genitore e riferiva l'accaduto. Il genitore tornava a casa e volavano dei pattoni ammirevoli.
Oggi? Oggi il professore chiama e il genitore risponde che suo figlio è un santo e non fa quelle cose, denuncia la scuola e litiga col genitore del "bullato".
E' un discorso del cazzo da vdm (vecchio di merda cit.)? Forse sì.
Ma il pensiero di aver ragione mi disturba perchè basterebbero due cazzo di pattoni....
07/05/12
In galera per due sberle
I figli so piezz e core.
Detto questo volevo citare alcuni docenti che hanno reso decisamente pittoresca la mia vita studentesca:
Detto questo volevo citare alcuni docenti che hanno reso decisamente pittoresca la mia vita studentesca:
- Maestra dei primi due anni delle elementari: oltre ad urlarci in faccia quanto fossimo ignoranti, il suo sport preferito era Il lancio del quaderno ogni qualvolta ciò che vi era scritto sopra non fosse in linea con le richieste. Molto brava e capace nel suo lavoro, non era affatto male nemmeno nel tiro a bersaglio.
- Suora del catechismo: non era la mia "docente" (se così si può chiamare per una materia tanto idiota come "Le fiabe di Gesù") ma l'unica volta che mi ha visto mi ha additato di fronte a tutti dicendo che non andavo in chiesa perchè non mi vedeva mai. Oltre a farmi piangere (piangevo sempre) è stata incurante del fatto che io abitassi a diverse centinaia di metri da quella chiesa (causa trasloco).
Inutile dire che comunque la Teresa non mi ci portava mai... - Professore di chimica delle superiori: le uniche parole dolci che usava quando qualcuno non conosceva le risposte alle sue domande erano Coglione, Testa di cazzo e Ignorante. Era un piacere sostenere un'interrogazione con lui. Soprattutto perchè chimica è una materia di facile apprendimento che serve moltissimo nella vita di tutti i giorni.
- Supplente di matematica: si sa che i supplenti sono vittime di urla e confusione per tutta la durata della loro "lezione". Lui invece era famoso per i pugni che ci dava sulla schiena. Ma forti. Cazzo se erano forti. Rimbombavano per tutta l'aula e l'idea di rispondergli era, ovviamente, una pazzia.
- 50% dei professori universitari: non so se sono mai stato trattato peggio da un altro essere umano. La parola umiliazione è stata utilizzata così tante volte sulla mia persona che aveva smesso di darmi fastidio.
Cosa hanno in comune tutte queste figure? Nessuna di loro è mai stata denunciata dai miei genitori per Violenza sui minori o Mobbing scolastico.
Se tornavo a casa con una nota, la Teresa mi cioccava una sberla.
Se tornavo a casa dicendo che mi avevano buttato fuori, la Teresa mi faceva scrivere paginate di cose inutili.
Se tornavo a casa sostenendo di aver preso uno schiaffetto, prendevo uno schiaffone.
Se tornavo a casa con un 5 non era MAI colpa dei professori ma era SEMPRE colpa mia, della mia ignoranza, della mia svogliatezza, etc etc...
Ora no, ora non è mai colpa dei ragazzi. E' sempre colpa dei docenti, dei metodi di insegnamento, della scuola, della Gelmini, di Berlusconi e, qualche volta, anche di Monti (new entry).
Se un ragazzino viene sfiorato da un professore è subito denuncia (inutile dire che i casi delle scuole materne non siano contemplati nè giustificati), quando i genitori vanno a colloquio con i professori, i loro figli sono sempre bravissimi, se qualcuno viene denunciato per "bullismo" è colpa degli insegnati che non sono stati bravi ad educarli (???).
Ed infine c'è Delio Rossi.
Uno che da una vita allena squadre mediocri, che finisce sempre a fare il traghettatore, che si fa del sangue marcio perchè il più forte della sua rosa è Cerci.
Cerci sant'iddio!
E viene messo in croce perchè dà uno schiaffo (vabbè forse qualcosa di più) ad un ragazzino viziato pivello dimmerda grammo come la peste che ha pure sbagliato un rigore contro l'Inter credendosi chissà chi ed è pure brutto!!!
Ma andate a fare in culo, moralisti dei miei coglioni.
PS: W la Teresa che mi pestava quando non mettevo l'apostrofo tra L e Elefante (ma non ditelo ai servizi sociali)
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