30/11/09

Basta violenza negli stadi (di ghiaia)

E si finisce per lamentarsi degli stadi, dei tifosi, della violenza, dei motorini che cadono dal terzo anello perchè c'erano le gradinate sdrucciolevoli, di Dida che prova a palleggiare di spalla con un petardo e di uomini nudi (qualcuno si lamenterà degli uomini nudi, no?).
Premetto che io me ne frego, per me potrebbero ammazzarsi tutti a sprangate in nome della fede calcistica sventolando un crocifisso rovesciato con le effigie di Cassano. Però avendo un passato da calciatore (palesemente non professionista sennò non sarei qui a scrivere bensì in un campo da soccer a guadagnare più di tutti voi che leggete) mi piace ricordare i bei momenti da 15enne trascorsi tra i pali di una porta gigantesca.
La mia memoria ha svariati episodi calcistici: viaggi di 90 minuti su un autobus (solo andata quindi era come se giocassimo 3 partite perdendone, però, solo una), campi situati in bilico sulla cima del K2 con -10°C di massima (mentre a valle c'erano 35 gradi all'ombra), manti erbosi che fino al giorno prima venivano utilizzati da amabili contadini per la coltivazione delle rape...
Però la cosa più bella erano i tifosi. Ovviamente nessun gruppo organizzato andrebbe a vedere dei bambinetti scarsi e scemi giocare. Nessuno tranne i Genitori...
Di seguito una raccolta di frasi tipiche negli stadi infimi adibiti al calcio giovanile:
  • spaccagli le gambe
  • ho detto le gambe!!!
  • VAI VAI VAI!! (azione di rimessa laterale a centrocampo)
  • arbitro cornuto
  • venduto
  • figlio di t#*%$
  • ti spacco le ossa
E qui ci sarebbe da soffermarsi. Infatti bisogna immaginarsi la scena per comprenderla appieno: domenica mattina del 7 dicembre, ore 9:30 su un campo tipo questo http://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/01/3e/33/01/campo-da-calcio-e-da.jpg, temperatura di circa 2 gradi, calciatori di età media di 15 anni coperti come neanche Diabolik mentre cerca di rubare il diamante del Nilo, arbitro di 27 anni (esagerando).
Le ingiurie nei suoi confronti le avete lette sopra, le scene tipiche erano:
Tifoso: arbitro cornuto era rigore!!
Arbitro: ...
T: ma te li sei infilati in c#§$ i cartellini??
A: ...
T: sei un pezzo di m"£%$ç figlio di p"£$ç°*!!
A: (a voce bassissima quasi impercettibile) ma vai a quel paese...
T: TI AMMAZZOOOOOOOO!!
E comincia il tentativo di invasione di campo. Le reti sono talmente alte (circa 20 cm) che non inibiscono la folla urlante dallo scavalcarle. Nel mentre la tifoseria avversaria cerca lo scontro verbale con i rivali, ottenendo, nella maggior parte dei casi, una piccola rissa che finisce a tarallucci e vino.
L'arbitro, invece, diventa il nemico comune degli ultras che si alleano insultandolo a prescindere dalle sue decisione.
Nota Bene:
l'arbitro non dispone di guardalinee (nè per quando la palla rotola fuori dal campo, nè per i fuorigioco), non ha il quarto uomo e, spesso, utilizza un cronometro CASIO degli anni '70 che ha fatto (perdendo) la guerra in Vietnam.
Ricordo una volta di una rissa tra tifosi (genitori) esplosa dopo circa 15 minuti dall'inizio della partita (io ovviamente ero in panchina a godermi lo spettacolo...Ero troppo forte per giocare, avrei squilibrato le squadre...). Lancio lungo in area di rigore, il difensore, nel tentativo di spazzare, svirgola il pallone che finisce tra le mani del portiere. L'arbitro fischia un fallo per retropassaggio all'estremo difensore. La folla rumoreggia. Parte la punizione...Gol! La folla getta carta igienica in campo. Proteste non troppo aggressive sul terreno di gioco ma il direttore di gara, non volendo farsi mettere i piedi in testa da dei pivellini, estrae un cartellino rosso e manda sotto la doccia il più esagitato. La folla impazzisce. Alcuni tentano di scavalcare le protezioni, altri si limitano a dare degli schiaffi ai tifosi avversari, altri ancora tirano fuori dalle tasche una collezione di dobloni, appartenenti a Barbablu e del peso di circa mezzo chilo l'uno, e con precisione da cecchino cercano di tumefare l'omino vestito di nero.
Per farla breve, triplice fischio e tutti a farsi la doccia anticipata. Abbiamo perso 3-0 a tavolino ma sono tornato a casa con 75 minuti di anticipo.

Ah, per onore di cronaca la partita era Baiardo - Rivarolese. Sfido i non liguri (altrimenti sarebbe troppo facile) a conoscere queste squadre.

E poi si danno delle coltellate per la serie A.

PS: fare il secondo portiere nella Rivarolese non dà benefici.

4 commenti:

  1. potrei contribuire a questo post raccontando di quella volta che al lagaccio una partita tranquillissima in campo è stata interrotta causa arrivo dei carabinieri a sirene spiegate, per interrompere una gigantesca rissa tra genitori che si prendevano, letteralmente, a sprangate.

    però mi si è bruciata l'xbox, quindi ho finito la voglia di vivere.
    e le bestemmie.

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  2. strano che a Lagaccio succedano queste cose, avranno mangiato troppi biscotti.
    l'xbox si è suicidata sapendo che avresti perso.

    convertitevi

    vostro umile
    papa

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  3. una volta ero un esagitato pure io, ora frequento molto meno lo stadio qualche volta vado a troie qualche volta scopo gratis ma ti dirò si vive benissimo anche senza calcio e magari con una grassa che te lo succhia!

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