07/05/12

In galera per due sberle

I figli so piezz e core.
Detto questo volevo citare alcuni docenti che hanno reso decisamente pittoresca la mia vita studentesca:

  • Maestra dei primi due anni delle elementari: oltre ad urlarci in faccia quanto fossimo ignoranti, il suo sport preferito era Il lancio del quaderno ogni qualvolta ciò che vi era scritto sopra non fosse in linea con le richieste. Molto brava e capace nel suo lavoro, non era affatto male nemmeno nel tiro a bersaglio.
  • Suora del catechismo: non era la mia "docente" (se così si può chiamare per una materia tanto idiota come "Le fiabe di Gesù") ma l'unica volta che mi ha visto mi ha additato di fronte a tutti dicendo che non andavo in chiesa perchè non mi vedeva mai. Oltre a farmi piangere (piangevo sempre) è stata incurante del fatto che io abitassi a diverse centinaia di metri da quella chiesa (causa trasloco).
    Inutile dire che comunque la Teresa non mi ci portava mai...
  • Professore di chimica delle superiori: le uniche parole dolci che usava quando qualcuno non conosceva le risposte alle sue domande erano Coglione, Testa di cazzo e Ignorante. Era un piacere sostenere un'interrogazione con lui. Soprattutto perchè chimica è una materia di facile apprendimento che serve moltissimo nella vita di tutti i giorni.
  • Supplente di matematica: si sa che i supplenti sono vittime di urla e confusione per tutta la durata della loro "lezione". Lui invece era famoso per i pugni che ci dava sulla schiena. Ma forti. Cazzo se erano forti. Rimbombavano per tutta l'aula e l'idea di rispondergli era, ovviamente, una pazzia.
  • 50% dei professori universitari: non so se sono mai stato trattato peggio da un altro essere umano. La parola umiliazione è stata utilizzata così tante volte sulla mia persona che aveva smesso di darmi fastidio.
Cosa hanno in comune tutte queste figure? Nessuna di loro è mai stata denunciata dai miei genitori per Violenza sui minori o Mobbing scolastico.
Se tornavo a casa con una nota, la Teresa mi cioccava una sberla.
Se tornavo a casa dicendo che mi avevano buttato fuori, la Teresa mi faceva scrivere paginate di cose inutili.
Se tornavo a casa sostenendo di aver preso uno schiaffetto, prendevo uno schiaffone.
Se tornavo a casa con un 5 non era MAI colpa dei professori ma era SEMPRE colpa mia, della mia ignoranza, della mia svogliatezza, etc etc...

Ora no, ora non è mai colpa dei ragazzi. E' sempre colpa dei docenti, dei metodi di insegnamento, della scuola, della Gelmini, di Berlusconi e, qualche volta, anche di Monti (new entry).
Se un ragazzino viene sfiorato da un professore è subito denuncia (inutile dire che i casi delle scuole materne non siano contemplati nè giustificati), quando i genitori vanno a colloquio con i professori, i loro figli sono sempre bravissimi, se qualcuno viene denunciato per "bullismo" è colpa degli insegnati che non sono stati bravi ad educarli (???).

Ed infine c'è Delio Rossi.
Uno che da una vita allena squadre mediocri, che finisce sempre a fare il traghettatore, che si fa del sangue marcio perchè il più forte della sua rosa è Cerci.
Cerci sant'iddio!
E viene messo in croce perchè dà uno schiaffo (vabbè forse qualcosa di più) ad un ragazzino viziato pivello dimmerda grammo come la peste che ha pure sbagliato un rigore contro l'Inter credendosi chissà chi ed è pure brutto!!!

Ma andate a fare in culo, moralisti dei miei coglioni.

PS: W la Teresa che mi pestava quando non mettevo l'apostrofo tra L e Elefante (ma non ditelo ai servizi sociali)

10 commenti:

  1. Grazie mille per questo splendido articolo, e lasciamelo dire, VIVA la TERESA!
    Fabio

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  2. Questo post è favoloso! (e da sottoscrivere) ;-)

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  3. se ci fossi stato anch'io in panchina giuro che una mano a delio rossi gliel'avrei data !!!

    Per il resto sottoscrivo, anche se secondo me i pugni forti sulla schiena, per qualsiasi motivo ti fossero stati dati, erano da denuncia o quanto meno io da padre un pugnazzo forte sulla schiena al profe che mena mio figlio per sport glielo avrei voluto dare!!!

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  4. Ho il culo a mandolino per i calci che ha preso.
    Allora quando menavano lo facevano di brutto, non erano ragazzini che battevano: erano materassi.
    Eppure chi è sopravvissuto a quei 'massaggi' non porta rancore più di tanto: hanno contribuito a renderci più coriacei nel corso della vita, metaforicamente e fisicamente.
    I fighetti superprotetti di oggi non so se potranno dire lo stesso.

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  5. da alunna alle elementari ho preso tre sberle. due dalla mia maestra (una volta perché avevo scritto un tema in brutta con penne di colori diversi) e una dal maestro gladiatore fascista durante le prove di canto (che facesse parte di gladio l'ho scoperto più in là, però). e, come te, senza dire nulla a casa sennò chissà poi mia madre...

    da insegnante una volta ho preso un astuccio con il quale m. giocava da mezz'ora (creando splendide impalcature pennesche, in verità) disturbando il lavoro altrui e dicendo: "quando suona te lo vai a riprendere" l'ho lanciato con grazia dalla finestra (al piano terra). dopo mezzo minuto ho sentito bussare al vetro e una madre dire quasi sottovoce: "ehm... vi è caduto questo"

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  6. Io sto con Delio Rossi, schiaffi, calci e pugni a non finire per questi giocatori del cazzo. Decido io se giochi o no, idiota, non tu!

    E una passata di colpi la darei anche a te. Scrivi troppo poco, stronzo.

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  7. La Teresa mi ricorda tanto i miei genitori!

    Però che invidia x quelli che non era mai colpa loro... :D

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  8. I support Teresa.
    Ah, come posso facilmente comprendere l'umiliazione universitaria!

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  9. Il professore di diritto costituzionale, dannato fascio dermomaculato, fumava il sigaro durante l'esame, sputando il fumo in faccia allo studente di turno.

    Ljajic è un mediocre fighetto sopravvalutato.
    Delio Rossi è impazzito.

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  10. No, no, no: ferma tutto. Tu hai fatto il catechismo?

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