08/04/10

Vu giocà?

Io gioco in una squadra di marocchini. CI gioco saltuariamente a dire il vero, solo 5 partite in tutto l'anno. Poi ho scoperto che dovrò pagare 8 euro per ogni partita giocata (causa mancanza di sponsor) e ho chiesto loro di non chiamarmi più.
Per chi vivesse su Plutone (o zone limitrofe) devo specificare che i marocchini sono del colore di Andrew Howe, ma meno uniformi; come Carlo Conti, ma più naturali; come Balotelli ma molto meno figli di puttana.

Durante la mia prima convocazione, nel momento stesso in cui sono entrato nello spogliatoio, l'unica buona idea che mi è balenata nella mente era di informarmi su chi fosse il capitano, lasciare a lui il mio portafoglio, chiedere se per caso potessi prendere almeno i documenti e salutarli.
Sì, ammetto che anni e anni di odio razziale non aiutano i rapporti interpersonali con le altre etnie. Né aiuta il fatto di essere l'unico italiano (insieme al ragazzo che mi ha contattato per giocare con loro) e, di conseguenza, non capire nulla di quello che viene detto nel pre-partita.

Col passare dei minuti, ovviamente, mi hanno dato dimostrazione di essere delle bravissime persone, molto disponibili e incoraggianti (nonostante l'odore ma di quello ne ho già parlato qui e non ho tutta 'sta voglia di ripetermi). Inoltre sono dei veri e propri fenomeni del calcio. Fortunatamente avevo con me un mazzo di carte (50 minuti in porta senza vedere palla sono lunghi) e un pallottoliere per tenere il conto delle reti.

Osservando la classifica, però, mi sono accorto che non sono primi con 150 punti di vantaggio sulla seconda, bensì secondi. Chiedendo lumi ho scoperto che, oltre ad essere decimati dagli infortuni e dalle poche amicizie, arbitro e avversari non adottano un buon fair play con loro. L'esempio l'ho avuto nell'ultima partita giocata contro una squadra di poveri spastici senza un briciolo di cervello.

Pronti, via siamo in vantaggio per 2 - 0 mentre un dirigente avversario, facendosi espellere per insulti verso tutti (dio compreso), comincia a cantare contro l'arbitro "pezzo di merda e e figlio di troia o o..." e a sciorinare una riga di insulti razziali di rara cattiveria.
In campo la situazione non è migliore: gli avversari entrano in scivolata anche per battere una rimessa laterale, verbalmente minacciano tutti i miei compagni e l'odio inizia a scorrere a fiumi. La cosa veramente strana, però, è la calma con cui la mia squadra accetta questa situazione, come se fosse la normalità giocare in quel clima. Non rispondono alle minacce, non cadono nelle trappole, non si disuniscono. Però non sfiorateli con le mani. Non fatelo mai. Ve lo dico col cuore in mano.
Sul 4 -1 per noi l'arbitro inizia ad inventarsi sanzioni (espulso un marocchino per fallo di reazione per aver subito un pugno nello stomaco a gioco fermo, convalidato un gol che era stato annullato, fatto ribattere un rigore che avevo parato) e si arriva sul 4 - 4. Poi, mosso da compassione, ci regala un rigore e ci fa vincere 5 - 4 tra lanci di coltelli e bombe carta dagli spalti. E un compagno di squadra con un livido grosso quanto un melograno sullo sterno.


Fair play please...

7 commenti:

  1. Ho un amico che gioca in una squadra di Siciliani. Sono tutti dei pezzi di merda.

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  2. essendo colui che ha creato quella squadra e ti ha tirato dentro in quest'avventura non posso che sottoscrivere da cima a fondo... però non puoi liquidare in due parole ("fatto ribattere un rigore che avevo parato") un evento epico, svoltosi più o meno così:

    -ultimo minuto, 4-3 per noi con l'uomo in meno, dopo che eravamo stati 4-1 (con una manciata di pali e traverse sempre per noi) per tutta la partita.

    -rigore contro assolutamente inventato (assegnato per una trattenuta in area su un attaccante che non era nemmeno caduto a terra, anzi non si era spostato di un centimetro, mentre il cross al centro atterrava a 7-8 metri da lui)

    -rigore parato con plastico gesto atletico (e già questo è da ricordare)

    -esultanza gutturale strozzata sul nascere quando l'arbitro segnala che farà ribattere perché uno dei nostri aveva messo un piede in area, a parecchi metri dal tiratore, prima del calcio.

    -nuovo rigore segnato

    -altro urlo beduino strozzato in gola:
    "eh no arbitro, così no PORCODD..." (e poi si ferma all'ultimo secondo perché l'arbitro aveva promesso il rosso ad ogni bestemmia nel prepartita).

    I love this game.

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  3. Ecco perchè non partecipo a tornei amatoriali, scenderei in campo con un mitra!

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  4. perchè non li puoi toccare con le mani???

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  5. @metro: perchè puzzano e poi ti infetti.

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  6. @SCIUSCIA: non vale fare paragone insensati: i marocchini hanno tutti il permesso di soggiorno! i siciliani ne dubito...

    @fletcher: i love you

    @pelè: c'è troppa ignoranza nei tornei amatoriali

    @metro: non chiedere, non fare. si incazzano come nessuno mai...

    @procto: ahahahahahaah

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