16/08/10

Il riso abbonda nella credenza di casa tua

Ci sono persone e persone. Più un altro tot di persone che non sto certo qua a citare altrimenti dovrei anche parlare delle altre persone che stavo per escludere. Di sicuro però posso dire che alcune di queste persone fanno proprio ridere. Praticamente quando vai in un posto o organizzi qualcosa speri che queste persone ci siano perchè sai per certo che con loro ti divertirai, diranno due cazzate che ti faranno pisciare addosso.
Ovviamente queste persone sono egocentriche perchè devono far ridere e non smetteranno di dire cagate finchè non saranno soddisfatte, fino a che il loro spettacolino comico e gratuito non riceverà il giusto applauso. Perciò queste persone o le odi o le ami perchè risultano pesanti (se non le ami) e non le vorresti vedere mai. MAI.
Ecco io rientro in questa categoria: piaccio a un tot di persone perchè a loro piace il mio umorismo, piace il mio modo di pormi, piace la mia faccia e il fatto che da ubriaco paghi spesso da bere (in realtà la faccia no, non piace nemmeno al mio specchio).
Perchè sono così? Che studi ho fatto? Dove ho imparato certe nozioni? Grazie per le domande, fa sempre piacere rispondere ai vostri quesiti. Soprattutto se me li faccio da solo.
Il segreto del mio successo (che non ho) è essere brutti. Praticamente dai 6 ai 18 anni bisogna essere un repellente naturale per la gnocca, bisogna avere un pessimo gusto nel vestire e aiuta moltissimo possedere degli occhiali da Harry Potter povero (non esistendo ancora la versione cinematografica del mago più frocio della storia la situazione era decisamente peggiore).

Avendo affinato la mia tecnica (12 anni di lavoro, vorrei un po' vedere...) non faccio fatica a riconoscere quelli che non fanno ridere. Ma soprattutto quelli che vorrebbero ma proprio non ce la fanno. Quelli che Ti giuro che mi impegno e un pochino faccio sorridere...
Sono i peggiori.
Conosco decine e decine di persone che devono intrufolarsi nei discorsi dicendo una qualsiasi cagata che, nel 98% dei casi, non fa ridere. E se per caso facesse ridere, sicuramente non sarà stata una battuta voluta.
Io: Capo senti ci sarebbe questo problema
Capo: Cosa?
Io: praticamente il cliente Spremiagrumi...
Stronzo: Ci ha spremuto le palle
Io: Sì vabbè ma ora non c'entra
Stronzo: Non c'entra no un agrume in un buco così piccolo!
Io: Ma quale buco? Comunque è un casino quindi...
Stronzo: Casino del buco degli agrumi ahahahah
Io: STAI ZITTO! ZITTOOO!!! TI AMMAZZO DI CALCI!!!
Finchè non vedono/sentono una risata, continueranno a dire stronzate sempre peggiori, sempre più idiote, sempre meno divertenti.
Preferisco di gran lunga quelli che non fanno ridere, sanno di non far ridere e non si impegnano nemmeno a provarci.
La conosci quella del napoletano che va in Amazzonia...
Le barzellette non mi fanno ridere e non le so raccontare.
Ah, ok...Andiamo a farci un aperitivo al cimitero?
Vi prego, se non fate ridere cambiate mestiere. Magari siete bravissimi a spaccare le noci con i bulbi oculari, o sapete giocare a beach volley senza pallone. Ma niente battute, niente barzellette, niente risatine, niente doppi sensi. Niente di niente. N I E N T E.

Grazie, ora vado in ferie (cioè mentre leggerete ci sarò già in ferie con le palle a mollo nel mar Tirreno)

7 commenti:

  1. Uh...Quant'è vero sto post! Pensa che ho appena commentato sul blog di uno così (per l'ultima volta ovviamente dopo aver scoperto che è uno così) e mi viene la pelledoca al pensiero... Bè, goditi la vacanza!!!!!!!!

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  2. Io odio quelli che conoscendo la mia naturale comicità ed il mio talento nel raccontare berzellette, mi avvicinano cercando in tutti i modi di farmi ridere.

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  3. Che fantastico il tirreno. Che fantastico anche il pigiama party al cimitero...
    ps. come mai non hai detto nulla su Groucho Marx ?

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  4. Io odio quelle ragazze che, invece di farmi continuare a dare sfogo alla mia comicità, mi chiedono disperatamente di limonare.*

    *Questa situazione potrebbe essere frutto della mia fantasia.

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  5. rido di gusto tre o quattro volte l'anno.
    e con cossiga siamo già a tre.

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